Chi Siamo - Arciconfraternita Santo Monte Iglesias

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Chi Siamo

L’ Arciconfraternita del Santo Monte
sotto l'invocazione e titolo della
Santissima Vergine della Pietà


Il 16 Novembre 1616 segna per il sodalizio il momento più importante in quanto esso viene elevato da Confraternita al rango di Arciconfraternita con l'aggregazione a quella romana del Gonfalone.
Dopo meno di un secolo di attività, la sua data di nascita è da collocarsi intorno alla metà del cinquecento, essa supera in importanza ed attività l'antica Compagnia dei Battuti o Disciplinanti la quale, già operante in data precedente al 1323/24 (invasione aragonese della Città), per non soccombere si trasforma nella Confraternita di S. Chiara, poi denominata del Santissimo Sacramento. Sorsero via via tutte le altre confraternite ma la prevalenza spetterà sempre al Santo Monte in termini di anzianità, attività, prestigio e reclutamento: solo nobili, clero e cittadini particolarmente in vista.
Le attività di misericordia spirituale hanno sempre visto i poveri al centro dell'interesse: i poveri di assistenza fisica (fino al 1500 l'Ospedale di San Michele), i poveri dal punto di vista morale (i condannati a morte fino al 1850) e i poveri di assistenza materiale (ancora oggi limitatamente ai mezzi di cui si dispone ma corroborati da molte elemosine di persone di buona volontà).
Le attività di culto, dalla seconda metà del Seicento, sono principalmente i Riti della Settimana Santa.
La vita del sodalizio è regolata da Costituzioni antichissime che non hanno subito nel corso dei secoli modifiche sostanziali; esse peraltro non hanno intaccato lo spirito originario e le tradizioni del Santo Monte.
I Germani (i Confratelli così si appellano traducendo dallo spagnolo Hermano) eleggono al loro interno un Conservatore, la prima carica dell'istituzione, un Vice Conservatore, un Tesoriere, un Sacrista Maggiore e un Segretario. Altri incarichi vengono affidati ai Germani prima della Settimana Santa: due Obrieri dell'Albero, per la processione del Martedì Santo o dei Misteri, due Obrieri del Descenso, per la deposizione e per la processione del Descenso del Venerdì Santo; un direttore esterno ed uno interno, gli antichi Obrieri Maggiori, infine per le opere di beneficenza, vengono designati due Obrieri della Pietà.
L'abito dei Confratelli è di tela bianca, fine e inamidata, composto da una camicia e una gonna. La camicia, guarnita di volanti alle maniche, spalle, girocollo e petto, è arricchita da fiocchi neri. La gonna, amplissima e lunga fino alle caviglie, è tenuta alla vita da una fascia di raso bianco. Guanti neri e ampio cappuccio (Sa visiera), che copre il volto durante le processioni, completano il tutto.
L'abito, maestoso ed imponente, viene imposto ai neoconfratelli durante la cerimonia della professione. Essa si svolge di norma il Venerdì che precede la Domenica della Palme: al professando, con un antico rituale, viene imposto l'abito, legge la formula di professione affidandosi all'Addolorata e conclude con l'offerta del cero. 
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Il Consiglio dell'Arciconfraternita


Conservatore               Enrico Collu          Cell.  3666358944

Vice Conservatore        Luigi Biggio           Cell.  3939187680

Tesoriere                    Luigi Angioy           Cell. 3471971337

Sacrista Maggiore        Andrea Mocci         Cell.  3409024359

Segretario                   Roberto Orrù         Cell.  3935635351

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